venerdì 15 aprile 2011

Il discorso del Re



Guardando e ascoltando queste immagini, mi domando che cosa suscitano in me?
E cosa e come, le stesse immagini, come altre del film, richiamano il linguaggio arte terapeutico.
Le tecniche dell’eccentrico logopedista?
L’eccentrico logopedista?
Il setting poco ortodosso?
La cultura e i costumi del tempo? La storia in sé ? Il problema della balbuzie?
La risoluzione ?
O è la relazione fra i due protagonisti ?
Il dar voce alla balbuzie attraverso l’ascolto e attraverso l’ascolto dare voce alle parole?
Parole non dette… confuse, perdute, e poi ritrovate, ascoltate, espresse, come le tracce della propria storia che diventano con e per mezzo della relazione narrazione di sé stessi.
Più che il discorso - del re mi piace assaporare il discorso - con il re. Personale, intimo.. Non so perché ma mi vengono in mente due favole: “ Il principe ranocchio” e “ Il brutto anatroccolo”
Forse per il processo trasformativo?


Anna Maria Acocella

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