mercoledì 31 marzo 2010

L'ELEGANZA DEL RICCIO: UNA STORIA DI COLORI, PAROLE E VIDEO


L’eleganza del riccio: una storia di colori, parole e video.
P. era un ragazzo per me indecifrabile lo conoscevo poco, forse anche per questo.. Parlava una lingua che non capivo. Sembrava vivere in un mondo tutto suo. Intuivo soltanto la sua malinconia, il suo dolore e la sua rabbia ma non capivo altro. Non sorrideva spesso, o per lo meno quando lo incontravo. Pensavo di stargli antipatica.
Quando eravamo nella stessa stanza avevo l’impressione che non fosse lì, che non fosse emotivamente presente. Mi inquietava e spaventava la sua irraggiungibilità.
Oggi è trascorso un po’ di tempo, P. non c’è più. Resta un tesoro, che ha lasciato e che era per me sconosciuto. Un tesoro fatto di colori, di parole, di video.
P. era un’artista.
Oggi, solo oggi, sto scoprendo con curiosità le opere che ha lasciato. Probabilmente se non avessi avuto tra le mani le sue opere, se non avessi avuto l’opportunità di conoscerlo attraverso esse mi sarebbe sfuggita la sua sensibilità, il suo prezioso mondo emotivo che ha trasferito nelle poesie, nei quadri e nei collage.
È stato un lampo che mi è balzato agli occhi. Attraverso la sua arte si è fatto conoscere, si è esposto, ha messo il naso fuori dal guscio.
Guardando le sue opere, raccolte in un libro, emozioni contrastanti mi giungono: lo stupore verso tutti quei colori e verso quelle parole così soffici e la consapevolezza che attraverso l’arte ha saputo raccontarsi anche a me che non lo conoscevo.
Oggi P. non c’è più ma quello che ha lasciato è un grande messaggio: l’arte ci può far uscire dal nostro guscio e comunicare con gli altri.

Gaia Miletic

Nessun commento:

Posta un commento